Alighiero Boetti
Nato nel 1940 a Torino, Alighiero Boetti è una delle figure chiave dell’Arte Povera.
Boetti si trasferì a Roma all’inizio degli anni Settanta, dove il suo interesse per i sistemi, la matematica e il linguaggio divenne un elemento centrale della sua pratica. I suoi temi prediletti divennero l’ordine e il disordine, il caso e la dualità.
Le sue opere giocano spesso con le linee temporali e i confini geografici, in particolare quelli legati alle date e ai calendari.
Considerando che la realizzazione delle sue opere potesse essere delegata nell’ambito di collaborazioni, l’artista sviluppò una forma di esternalizzazione artistica durante un viaggio in Afghanistan, nel corso del quale scoprì le tradizioni dei tessitori locali.
Affidò a donne afghane la realizzazione di tappeti-quadri, come le serie Mappa e Arazzi.
Questo approccio traduce l’impegno politico dell’artista e la sua concezione dell’opera, fondata sull’annullamento della propria soggettività a favore di una collaborazione esterna.
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