Tom Wesselmann
Quando si parla di Pop Art, i primi nomi che vengono in mente sono spesso Andy Warhol e Roy Lichtenstein. Tuttavia, un terzo artista è fondamentale nell'emergere della Pop Art: si tratta di Tom Wesselmann.
Wesselmann divenne uno dei principali artisti della Pop Art americana negli anni '60, rifiutando l'espressionismo astratto di Jackson Pollock o Willem de Kooning a favore di rappresentazioni classiche di nudi, nature morte e paesaggi. Realizzò collage e assemblaggi che integravano oggetti di uso quotidiano ed elementi pubblicitari, nel tentativo di creare immagini di forte impatto. Gli anni '60 sono segnati da due serie emblematiche: Still Lives (letteralmente Nature morte) ma anche e soprattutto la serie Great American Nude.
Negli anni Settanta, Wesselmann continua ad esplorare le idee e i supporti che lo avevano occupato nel decennio precedente. In particolare, la monumentale serie Standing Still Life, composta da tele sagomate autoportanti, presentava piccoli oggetti intimi in scala grandiosa. Avvia anche la serie Smokers, un insieme di labbra sagomate con impressionanti volute di fumo. La bocca in Wesselmann, che si tratti di un Great American Nude o di uno Smoker, è un simbolo di erotismo che attraversa tutta la sua opera.
Nel 1980, Wesselmann continua la sua ricerca sulle tele sagomate e inizia a creare le sue prime opere in metallo. Avvia lo sviluppo di un processo di taglio laser che gli consentirà di trasporre fedelmente i suoi disegni in sagome metalliche. Verso la fine della sua carriera, l'artista sviluppa ulteriormente questi temi, creando immagini astratte tridimensionali che descriveva come “un ritorno a ciò che avevo cercato disperatamente di raggiungere nel 1959”. Aveva effettivamente chiuso il cerchio.
L'opera di Tom Wesselmann è stata oggetto di numerose retrospettive che hanno consolidato il suo status di artista iconico del XX secolo: l'ultima, alla Fondazione Louis Vuitton, ricorda anche la sua importanza nell'emergere della Pop Art.
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