Sale piene di persone ben vestite, un banditore che batte il martello, opere vendute a centinaia di migliaia o addirittura milioni di dollari: le aste affascinano, eppure il loro meccanismo è poco conosciuto.
Innanzitutto, le aste pubbliche sono, in contrapposizione alle vendite private, delle vendite… pubbliche. Il carattere pubblico delle aste pubbliche è duplice.
Da un lato, c’è la pubblicità della vendita: tutti possono consultare i lotti in vendita, visitare le esposizioni nei locali della casa d’aste e, nella maggior parte dei casi, fare offerte sul posto, per telefono o online.
D’altro canto, le vendite sono pubbliche perché il prezzo è pubblico! Annunciato dal banditore durante la vendita o consultabile dopo la vendita, il prezzo non è un dato riservato.
Per organizzare una vendita, la casa d’asta ha bisogno di lotti da vendere e di fornire il proprio catalogo di opere d’arte. I motivi che spingono i collezionisti a vendere sono diversi: possono semplicemente voler separarsi dai loro pezzi, avere bisogno di liquidità o vendere a seguito di una successione. Oltreoceano, è possibile vedere anche musei che vendono le loro opere per finanziare progetti futuri.
Le case d’asta svolgono quindi un ruolo chiave nel valutare ogni opera con un intervallo di stima. Devono verificare l’autenticità e la provenienza dell’opera per garantire la qualità di ciò che viene venduto, poiché la menzione nel catalogo ne comporta la responsabilità.
Il catalogo comprende i lotti messi in vendita, con il loro ordine di vendita, la loro descrizione e la stima. A volte, un breve commento spiega l’importanza dell’opera rispetto alla storia dell’arte. Su questa base, i collezionisti prendono visione del contenuto della vendita e possono effettuare “ordini al tavolo”, ovvero indicare l’importo massimo che sarebbero disposti a offrire in sala, mentre altri chiedono di avere una linea telefonica per fare offerte tramite un rappresentante in sala.
Il giorno della vendita, il banditore presenta la vendita, ricorda le menzioni legali obbligatorie e le eventuali modifiche apportate al catalogo. Si chiama “nota di sala”. Il banditore assicura il controllo della vendita, prende le offerte e sceglie i livelli.
Un’offerta è un’offerta di acquisto. Si realizza con un’alzata di mano, generalmente con una piccola paletta con un numero: il paddle che indica l’identità dell’offerente. Finché il banditore non ha aggiudicato il lotto, altri offerenti possono “coprire” l’offerta, ovvero fare un’offerta a un prezzo superiore.
Quando il gioco delle offerte si calma, il banditore avvisa la sala della chiusura del lotto. In inglese, questo si chiama “fair warning” prima di un colpo di martello che indica che il lotto è venduto.
Ora che conoscete le basi delle aste, siete liberi di correre nelle sale d’asta!
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